ROMA - L'iniziativa di realizzare una grande manifestazione a favore della vita nei prossimi mesi a Roma, è nata dalla grande voglia di tutelare il più indifeso, realizzata da tutti e per tutti. Una manifestazione che lasci un messaggio a chi governa l'Italia, ai mezzi di comunicazione che a loro modo condizionano e indirizzano un pensiero. Come dicevo poco tempo fa in un mio articolo, l’uomo, essere sociale per natura, dovrebbe riflettere più seriamente sulle problematiche collegate all’esercizio della sua predisposizione alla socialità. Uno degli strumenti per accrescere la socializzazione (ma non sempre per migliorarla) è la diffusione mass mediatica, strumento mediante il quale avvengono processi di mediazione simbolica in una data comunità di utenti. I mass media sono l’insieme dei mezzi di comunicazione attraverso cui è possibile diffondere un messaggio a un pubblico vasto e indifferenziato. Ormai si può costatare che la comunicazione sia diventata un vero e proprio “strumento di potere” sull’orientamento della popolazione.
Ma ahimè questo strumento non sempre è utilizzato per il bene della società. Infatti, spesso è utilizzato per tramutare la bellezza dell'essere umano in un mero oggetto del consumismo.
La società odierna sembra assopita. Subisce giorno dopo giorno messaggi che annullano la bellezza del vivere. Non reattiva, la società non si rende conto che sta subendo una diseducazione da quel tubo catodico, da quell’informazione che ahimè non è più alla ricerca della verità per il sociale, ma alla continua vendita consumistica, rendendo l'uomo, un oggetto di consumo, riducendo la vita ad una passeggiata all'Ikea, a vestirsi Dolce e Gabbana, ad una spider rosso fiammante, a non rispettare il prossimo perché un giorno potrà non rispettare te, ad eliminare una vita indifesa perché è un peso e una perdita di tempo, ad abituarci che tutto è possibile e non ha regole.
Questa manifestazione vuol far sì che il nostro Paese alzi la testa e faccia capire che non sta lì a subire tutte le non-verità che gli sono raccontate e proposte. La vita non è un business. Non è un prodotto da vendere. L'essere Umano non è in funzione di quello che compra o produce. La vita è quel qualcosa d'imprevedibilmente bello che va tutelato e non trascurato banalizzandone il valore. Vivere per qualcun altro come un continuo donarsi, rispettare il prossimo, capire che una macchina è un oggetto, un mezzo e non una ragione di vita, capire che una persona apparentemente inerte su un letto o dentro la pancia della mamma sa dare molto amore. Proprio per la sua condizione d'essere riesce ad amare di più. E al contrario non vivendo il suo problema con egoismo ma con un sano altruismo, donando quel poco di sé (che è tantissimo) al suo prossimo.
Bhè questa manifestazione, che è nata come progetto sul social network Facebook nel gruppo: "Manifestazione PER LA VITA - Dopo la Spagna ora in Italia" (lo si può raggiungere da qui: http://www.facebook.com/), è il frutto del pensiero di tanti italiani, pronti a scendere in piazza e pacificamente dimostrare, che l’Italia vuole che la Vita del più debole sia tutelata e non strumentalizzata.
Fonte: http://www.papaboys.it/
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